Fiat!!!


5° Mistero del dolore-
Fiat!!! -
La Crocifissione e Morte di Gesù

Dice Maria Ss. di Fatima apparendomi come Ella mi appare...
(da I Quaderni, 8 maggio 1947 - Maria Valtorta)


La preghiera-meditazione-contemplazione, del mistero della Crocifissione e morte di Gesù, illustrata da quanto la penna di Dio Maria Valtorta scrisse mentre "vedeva" e "udiva".





Un silenzio.
Poi, netta nell'oscurità totale, la parola:

«Tutto è compiuto!»,

e poi l'ansito sempre più rantoloso,
con pause di silenzio fra un rantolo e l'altro,
sempre più vaste.

Il tempo scorre su questo ritmo angoscioso.

La vita torna quando l'aria è rotta dall'anelito aspro del Morente...

La vita cessa quando questo suono penoso non si ode più.

Si soffre a sentirlo...

si soffre a non sentirlo...

Si dice: «Basta di questa sofferenza!»,

e si dice: «Oh! Dio! che non sia l'ultimo respiro».

Le Marie piangono tutte, col capo contro il rialzo terroso.

E si sente bene il loro pianto, perchè tutta la folla ora tace di nuovo per raccogliere i rantoli del Morente.

Ancora un silenzio.

Poi, pronunciata con infinita dolcezza, con ardente preghiera, la supplica:

«Padre, nelle tue mani raccomando lo spirito mio!».

Ancora un silenzio.

Si fa lieve anche il rantolo.

È appena un soffio limitato alle labbra e alla gola.

Poi, ecco, l'ultimo spasimo di Gesù.

Una convulsione atroce, che pare voglia svellere il corpo infisso, coi tre chiodi, dal legno,
sale per tre volte dai piedi al capo,
scorre per tutti i poveri nervi torturati;

solleva tre volte l'addome in una maniera anormale,
poi lo lascia dopo averlo dilatato come per sconvolgimento dei visceri, ed esso ricade e si infossa come svuotato;

alza, gonfia e contrae tanto fortemente il torace, che la pelle si infossa fra coste e coste che si tendono,
apparendo sotto l'epidermide e riaprendo le ferite dei flagelli;

fa rovesciare violentemente indietro,
una,
due,
tre volte il capo,
che percuote contro il legno, duramente;

contrae in uno spasimo tutti i muscoli del volto,
accentuando la deviazione della bocca a destra,
fa spalancare e dilatare le palpebre sotto cui si vede roteare il globo oculare e apparire la sclerotica.

Il corpo si tende tutto;

nell'ultima delle tre contrazioni è un arco teso, vibrante, tremendo a vedersi, e poi un grido potente, impensabile in quel corpo sfinito, si sprigiona, lacera l'aria,


il «grande grido» di cui parlano i Vangeli e che è
la prima parte della parola


«Mamma»...


E più nulla...

La testa ricade sul petto, il corpo in avanti, il fremito cessa, cessa il respiro.


È spirato.

Padre Nostro
10 Ave Maria
Gloria